“L’artista, io credo, non abita lo spazio, ma il tempo. Quel tempo che lo lega ai maestri, che gli permette di usare elementi di un secolare puzzle…Ma anche quel tempo fisico e mentale intorno all’opera: lo spazio di un pensiero, l’elaborazione che la precede, l’attesa che anticipa il suo “compimento”. 


Dall’articolo: Vi racconto i miei demoni, intervista di Alessandra Mammì a Giulio Paolini.

L’Espresso, 30 ottobre 2003


"Irène Cahen d'Anvers" 

copia da Renoir (1880 Zurigo - Burle)

Olio su tela  cm. 60X50

Milano 1986-87
















"Odisseo"

copia da "Odisseo e Calipso" di Arnold Böcklin

Olio su tela  cm. 80x50

Milano 1983-84 Accademia delle Belle Arti di Brera

(4° anno, per la tesi)





















"Figura femminile"

copia da "Giovani che colgono i fiori" di Arnold Böcklin

Olio su tela  cm. 80x50

Milano 1984 Accademia delle Belle Arti di Brera

(4° anno, per la tesi)



















"Ritratto di Clara Bocklin"

copia da "Ritratto alla figlia Clara" di Arnold Böcklin

Olio su tela 

Milano 1983-84 Accademia delle Belle Arti di Brera

(4° anno, per la tesi)
















"L'Isola dei Morti"

copia da "L'isola deiMorti" di Arnold Böcklin

Olio su tela  cm. 70x100

Milano 1983-84 Accademia delle Belle Arti di Brera

(4° anno, per la tesi)








"Paesaggio" (particolare)

copia da "" di Arnold Böcklin

Olio su tela  cm. 80x50

Milano 1983-84 Accademia delle Belle Arti di Brera

(4° anno, per la tesi)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 






















"La grande riserva"

copia da "La grande riserva" di David Friedrich (1832)

Dresda - Gemalde Galerie

Olio su tela  cm. 50x35

Milano 1985

Coll.ne privata Loredana Lanfranchi

Bresso (MI)

 

In punta di piedi

In punta di piedi, in un museo chiuso al pubblico, i quadri dei maestri parlano. Una porta d’entrata al dipingere curioso del passato e delle sue regole dismesse…La “Dama” presa in prestito dagli affreschi di palazzo Schifanoia già sfugge alla copia diligente tenendosi salda sì alle regole della tecnica, ma volandocol libro in mano dimenticando la tela che sta tessendo.  Il  castello lontano è solo suo, nulla glielo  potrà togliere mai (Freud insegna….), ma non è importante , non come le pagine che sta leggendo e che la fanno sorridere.

"Dama"

Interpretazione di un particolare degli affreschi di Palazzo Schifanoia a Ferrara.

"La Tessisitrice" di Francesco del Cossa


Olio su tela 70x50

1987 - Casalbuttano (CR)