Animali

BAROCCO

Ieri Black è arrivato con un fagiano in bocca.

Di corsa si è rifugiato in un angolo dell’aia è non c’è stato verso di

toglierglielo dalle zampe con cui lo teneva orgoglioso.

L’altro giorno è tornato con una lepre. L’ha spellata con una perizia sorprendente,

l'ha smembrata ed ha diviso il bottino con Slaimer e Sorriso.

Black è un cacciatore primitivo.

E’ nero, il pelo riccio perennemente attorcigliato a spine, fango e sangue rappreso.

Si ferisce evidentemente, ma lui sorride sempre, sì, perché Black sa sorridere.

E’ un trovatello. L’altro aprile, Ettore l’ha trovato cucciolo in fondo alla legnaia. Portava al collo un bel collarino scozzese, è stato lasciato lì apposta? Mah! Lui comunque ha guardato tutti con l’espressione felice da conquistatore: è il cane più simpatico del mondo.

Black può entrare nella mia casa quando vuole, qui ha i suoi angoli dove passa ore a dormicchiare e credo anche a fare bei sogni. In inverno si appoggia totalmente alla stufa rossa e, mi chiedo, come faccia a non scottarsi, evidentemente lui sa che è possibile.

Cerca continuamente il contatto fisico, si appoggia con il corpo e posa il muso sulle ginocchia sapendo di essere accarezzato finché è sazio, la sua zampa nella mano, il suo segno di fiducia.

Black ha un sacro terrore dei temporali. L’altra mattina ne è scoppiato uno con tutti i santi crismi.

Tuoni, fulmini e saette. Dana uggiolava disturbata , Nerina dal suo cesto ha mostrato segni d’inquietudine.

Morale, un Black letteralmente “in lacrime” si è lanciato attraverso la porta d’ingresso rifugiandosi al piano di sopra nella piccola anticamera: una grande macchia nera, ansimante.

I suoi occhi nel muso chiuso fra le zampe erano d’oro puro. Barocco.

Black + Black

acrilico su tela

cm 80x60 + 80x60

il Perticato, 2003

coll. Elisabetta Rossi

(il Perticato - Casalbuttano CR)

Jack

acrilico su tela cm 70 x120

il Perticato, 2003

coll. Orsola e Silvio Rossi Casalbuttano (CR)

Nerina

acrilico su tela cm 120x70

il Perticato, 2003

coll. Monica Rossi - Casalbuttano (CR)

OGM

E’ un cane piccolissimo, è grande come un gatto piccolo.

Detta anche OGM perché assomiglia ad una pecora+un porcellino+un coniglio+ un…… ma tutti l’amano, compresi gli altri cani.

Come Black è stata trovata. Una mattina, sulla strada bianca che porta al “Perticato”. Talmente piccola stava in una mano.

E’ stata adottata da Ettore, ma i primi giorni quelli della paura di tutto e di tutti è rimasta con me, nella mia cucina nel cestino approntato per lei.

Ha paura della mano che si avvicina per accarezzarla

e il suo sguardo con quegli occhi strani, distanziati come non ho mai visto in nessun altro cane è angosciato.

Poi ad un tratto ha imparato “le carezze”, e alla mano offre la pancia, tendendo le zampe in modo inverosimile, forse per sembrare più grande?

Un giorno è sparita.

Ettore era convinto che fosse da me, io che fosse a casa sua.

Ricerche affannate per tutti gli angoli più reconditi della cascina, nelle rogge, nei campi.

Nerina non c’è più.

Presa da qualcuno? Da chi? Non è un bel cane…

Investita? Pensiero da allontanare subito.

Fino al 17 maggio, sabato.

Il pomeriggio è prevista l’inaugurazione della mia mostra a Cremona.

Pi ed io stiamo caricando i quadri in macchina, la mostra non è ancora stata montata, sono nervosissima al limite dell’isteria e un Ettore eccitatissimo dice che … forse… gli hanno detto che… all’Oasi di Ottorino, a S.Vito …

Santo cielo! Adesso proprio non posso andare lì, ma una lucetta in fondo al cuore si accende rapida.

Al ritorno, eccola! Buffissima come sempre con quella sua maniera di correre tutta storta e di roteare la coda come un’elica: sta cantando, sta cantando la sua felicità

Sfoggia una medaglietta a forma di osso con nome e numeri di telefono e un collarino azzurro.

Un giorno tornando non c’è stata più. Perché? Mi hanno detto che un bambino aveva bisogno di un cane piccolissimo e lei era perfetta. Perché ora manca una piccola canzone in questo luogo bello come un cuore?

Slaimer

acrilico su tela cm 80 x 60

il Perticato, 2003

Dana

acrilico su carta cm 150x100

Crema 2009

Giorno di mercato in Piazzale Martini

Quando passo accanto allo scatolone, il cucciolo si lancia verso di me. E’nero, ricciuto, due occhi che luccicano tantissimo.

No, non posso portarlo a casa.

Eroicamente mi allontano, tre metri almeno, per andarmene.

Perché? Perché no?

Eroicamente percorro altri tre metri e poi, torno indietro.

E’ ancora lì nella stessa posizione, la coda vibrante, le zampe appoggiate al bordo dello scatolone. “E’ una femmina” dice l’uomo della bancarella “Franco Moda”, “la sua mamma è speciale …. e ha un carattere vivacissimo” continua ridendo e mostrando tanti, grandi denti. La sua risata è contagiosa.

La prendo in braccio e la stringo a me. Poi, accompagnata dagli applausi di tutto il mercato, porto a casa la mia cana bellissima.

Sfinge

acrilico su tela

Crema 2010

coll. Antonio Dr. Pallante (Milano)

SFINGE

Smetto di leggere l’articolo sul giornale per guardarla.

Da quando Lorenzo è andato dalla nonna dall’altra parte dell’aia per il pranzo se ne sta accucciata nella posizione della sfinge:testa eretta, orecchie dritte, posa fermissima, una scultura.

La posizione è strategica, da lì può vedere subito quando Lorenzo tornerà.

Lo fa da anni ormai, ogni estate che passiamo qui al Perticato, ma solo oggi mi sembra intenso quel suo gesto di infinita, paziente, bellissima attesa.